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Nel mondo HR, luglio non è solo tempo di ferie: è il momento ideale per pianificare le strategie di fine anno. Tra bilanci, budget e iniziative per premiare i collaboratori, una voce su tutte merita attenzione già da ora: la tredicesima mensilità. 

Se è vero che il premio natalizio viene erogato a dicembre, è altrettanto vero che le aziende più organizzate iniziano a strutturarlo da settembre. Agire in anticipo significa risparmiare tempo, budget e complessità. E scegliere lo strumento giusto – come i fringe benefit – fa tutta la differenza tra una spesa e un investimento intelligente. 

Tredicesima mensilità: un classico che costa caro 

La tredicesima è una mensilità aggiuntiva obbligatoria, prevista dai contratti collettivi, che le aziende devono corrispondere ai propri dipendenti entro la fine dell’anno. Molti imprenditori e responsabili HR scelgono di affiancare un premio natalizio alla tredicesima, come gesto di riconoscimento per l’impegno annuale. 

Il problema? Quando questo premio viene erogato in busta paga, il costo effettivo per l’azienda è molto più alto di quanto riceve realmente il dipendente: 

  • Si applicano IRPEF e contributi previdenziali; 
  • Il netto percepito si riduce sensibilmente; 
  • Il premio, pensato come incentivo, perde il suo impatto motivazionale. 

Premiare con intelligenza: non sempre il denaro è la scelta giusta 

Molti datori di lavoro si trovano davanti a un paradosso: più spendono, meno valore arriva nelle tasche dei dipendenti. Un premio da 300 euro in busta paga, per esempio, può comportare un costo aziendale di oltre 430 euro, ma il lavoratore riceve solo circa 180-200 euro netti. 

Risultato? Il gesto perde valore, il budget HR si prosciuga e la soddisfazione del team resta bassa. Serve un’alternativa più efficiente, fiscalmente e operativamente. 

Fringe benefit: una soluzione strategica, esente da tassazione 

Grazie alla normativa vigente, è possibile erogare premi aziendali sotto forma di fringe benefit, fino a un tetto massimo esente da imposte e contributi: 

  • Fino a 1.000 euro per tutti i dipendenti; 
  • Fino a 2.000 euro, per chi ha figli a carico; 

Con questo approccio, l’intero importo erogato viene percepito integralmente dal lavoratore. E per l’azienda, significa zero contributi, zero oneri aggiuntivi, massima ottimizzazione fiscale. 

Fringe Benefit Card: lo strumento perfetto per i premi natalizi 

La Fringe Benefit Card è pensata proprio per situazioni come questa. Si tratta di una gift card digitale multibrand, facile da usare, perfettamente conforme alle soglie di esenzione e ideale per valorizzare i collaboratori in modo smart. 

Cosa offre: 

  • Attivazione immediata, anche per grandi volumi; 
  • Spendibilità ampia, sia online che nei negozi fisici; 
  • Brand partner selezionati, apprezzati dai lavoratori; 
  • Zero burocrazia, gestione centralizzata e semplificata; 
  • Personalizzazione per gruppi aziendali, team o sedi. 

Perché pensarci ora, a luglio 

  1. Posizionamento strategico nel budget: anticipare la pianificazione permette di inserire i benefit nel bilancio autunnale con margine operativo.
  2. Gestione più fluida: eviti la corsa all’ultimo minuto e il sovraccarico di richieste a dicembre.
  3. Maggior potere contrattuale: organizzandoti per tempo, puoi richiedere offerte personalizzate e costruire un piano ad hoc con il tuo fornitore.
  4. Presidio delle soglie 2025: puoi già allinearti ai limiti esenti aggiornati e sfruttarli al massimo.

Premia il tuo team con criterio (e senza sprecare budget) 

La fine dell’anno è l’occasione giusta per riconoscere il valore dei collaboratori. Ma farlo in modo intelligente è ciò che distingue le aziende lungimiranti. 

Con la Fringe Benefit Card puoi premiare il tuo team con strumenti concreti, fiscalmente vantaggiosi e ad alto valore percepito.