Per l’anno 2020 ci sono state grandi notizie sui fringe benefit, prima fra tutte la news sull’aumento del 100% sulla soglia di defiscalizzazione per dipendente nell’anno 2020, che arriva a 516,46€. Tra tutte le cose che le aziende devono sapere sui Fringe Benefit in Italia c’è sicuramente la risposta alla domanda “Perché proprio i fringe benefit sono al centro di una così importante manovra di sostegno nei confronti di aziende e lavoratori?” Per capirlo dobbiamo prima rispondere a una domanda tanto basilare quanto complessa per tutte le sfaccettature che comprende.
Cosa sono i fringe benefit? Cosa rientra esattamente all’interno dei benefit aziendali detti “fringe” e come mai le aziende dovrebbero essere interessate a conoscerli e ad erogarli ai dipendenti?
Definizione: cosa sono i fringe benefit?
Al cuore delle aziende ci sono i lavoratori, le persone. Per questo, tutti i piani aziendali di erogazione di benefit dovrebbero comprendere strumenti utili a migliorare davvero il benessere del lavoratore, la sua soddisfazione e soprattutto offrire un concreto sostegno al reddito.
Per comprendere cosa sono i fringe benefit è necessario considerare l’etimologia delle parole che ne compongono il nome e prendere in considerazione l’articolo 51 del TUIR, dove sono stati descritti per la prima volta nel 1986.
“Fringe” accessorio e “benefit” indennità, servizio offerto dal datore di lavoro in aggiunta al valore della busta paga (n.d.r Treccani). I fringe benefit sono perciò per definizione vantaggi aggiuntivi che si sommano alla retribuzione salariale e che, secondo il TUIR, sono costituiti da compensi in natura, beni o servizi che il datore di lavoro offre ai propri dipendenti.
Tipologie di Fringe Benefit: quali benefit sono “fringe”?
Tra i fringe benefit rientrano diversi tipi di servizi e indennità erogate a una parte o alla generalità dei dipendenti, tra cui:
- buoni spesa, buoni shopping, gift card e buoni regalo
- auto aziendale, rimborso carburante, trasporti pubblici
- telefono aziendale, computer e tablet
- borse di studio per i figli
- formazione e corsi di aggiornamento professionale
- alloggi, case e immobili in locazione
- polizze di previdenza complementare
- rimborsi spese
- servizi ristorativi come mensa aziendale e buoni pasto
- prestiti agevolati
I benefit aziendali si dividono poi in base all’utilizzo, che può essere aziendale, privato o promiscuo, a seconda che il benefit sia inteso per l’utilizzo esclusivo in ambito aziendale, privato o aziendale e privato insieme.
Buoni spesa, voucher e gift card
I buoni acquisto rappresentano il compenso in natura per eccellenza. Utili, flessibili e personalizzabili, sono benefit che integrano concretamente il salario, aumentando il potere di acquisto dei lavoratori.
Infatti, per buono shopping si intende un vero e proprio credito spendibile liberamente dal dipendente per l’acquisto di tutto ciò di cui ha bisogno o che desidera, tra i prodotti dell’insegna emittente del buono. I voucher possono essere emessi da specifici brand, funzionando quindi come carte prepagate non ricaricabili che si utilizzano per fare acquisti online o nel punto vendita del brand, oppure possono essere multibrand, offrendo letteralmente la possibilità di fare shopping scegliendo tra diversi brand affiliati.
Il vantaggio dei buoni shopping è evidente nella flessibilità e nella versatilità del benefit, soprattutto nel caso del multi-marca, come Fringe Benefit Card: il buono digitale multibrand spendibile in tutta Italia in oltre 100 buoni spesa e buoni shopping.
La peculiarità dei buoni acquisto è sicuramente il fatto che questi possono comprendere quasi tutte le altre categorie di fringe benefit, tra cui spesa, viaggi e trasporti, shopping, affitto o prenotazione di alloggi, benessere, cultura e formazione, acquisto di materiali e apparecchi elettronici e tanto altro. I buoni shopping sono quindi il fringe benefit che contiene tutti gli altri, garantendo una doppia soddisfazione al dipendente che potrà scegliere liberamente e in autonomia come convertire il proprio benefit in funzione dei propri bisogni e preferenze. Infine, i voucher sono generalmente un benefit ad uso privato, ma possono essere anche acquistati dalle aziende come rimborso spese per i trasporti, indennità per l’alloggio in albergo ecc.
Normativa fringe benefit 2020: novità della soglia di defiscalizzazione
Nel 2020 la necessità di offrire un supporto ai lavoratori, per colmare le difficoltà causate dalla pandemia di covid-19, si è fatta quanto più importante e per questo lo stesso Consiglio dei Ministri ha varato un aggiornamento della normativa welfare e fringe benefit che porta la defiscalizzazione degli stessi da 258,23€ a 516,46€ per dipendente nel 2020.
Si tratta di un’importante iniziativa per sostenere aziende e lavoratori in un momento storico di emergenza economica generalizzata.
In questo scenario, i buoni acquisto digitali come Fringe Benefit Card si sono particolarmente distinti, in quanto presentano caratteristiche di base che si prestano particolarmente per l’erogazione e l’utilizzo di benefit in un anno così particolare, infatti:
- sono digitali: si acquistano online, si inviano per e–mail o messaggio e si utilizzano direttamente dallo smartphone per pagare online o in cassa nel punto vendita
- sono flessibili e personalizzabili: chi li riceve li utilizza per fare la spesa o per acquistare i regali di Natale e tutto ciò di cui ha bisogno dall’abbigliamento, alla cura per la casa, agli elettrodomestici, fino al food delivery.
Tornando ora alla nostra domanda iniziale, “Perché proprio i fringe benefit sono al centro di una così importante manovra di sostegno nei confronti di aziende e lavoratori?”, è facile ora trovare una risposta. Perché i fringe benefit sono un sostegno concreto ai lavoratori, integrandone il salario e offrendo un aumento del potere di acquisto, che, in un momento storico così delicato, risulta una mossa salvagente molto efficace.
Normativa Fringe 2021: prospettive e attesa sulla soglia di defiscalizzazione
Per l’anno 2021 il governo non ha ancora varato specifiche misure sul mantenimento della soglia a 516,46 a dipendente all’anno, ma dato il successo della norma nel 2020 sono numerose le richieste di proroga della normativa, provenienti sia da associazioni di lavoratori sia da associazioni imprenditoriali e di categoria. Resta aggiornato su fringebenefitcard.com per conoscere i prossimi aggiornamenti normativi!